I consigli di lettura di Beatrice Masini

I consigli di lettura di Beatrice Masini

Gli ultimi consigli di lettura per la nuova stagione di Un anno vissuto letterariamente 2023-2024, ci arrivano da Beatrice Masini, scrittrice, traduttrice, giornalista ed impegnata nel mondo dell’editoria.

A partire dal tema di questa edizione – Mondo: romanzi che aprono mondi dentro e fuori di noi – anche a lei abbiamo chiesto di suggerirci

  1. Un romanzo per avvicinarci alla comprensione del mondo attorno a noi
  2. Un romanzo che apra a mondi lontani
  3. Un romanzo per conoscere noi stessi e il nostro mondo interiore

 

  1. Il mondo intorno a noi
    Tom Lake di Ann Patchett (per ora ancora in edizione originale, consigliato ai GdL che leggono in lingua inglese, ma di prossima pubblicazione anche in Italia)
    Una scrittrice che racconta l’oggi in modo straordinario, con acume e quella semplicità che emana da riflessioni profonde, è Ann Patchett.
    Tom Lake parla di una famiglia di coltivatori di frutta alle prese con le fatiche del nostro tempo: tre figlie ragazze che devono fare le loro scelte uscendo dal cerchio magico dei loro ciliegi, il passato da attrice della madre e un grande amore indimenticato. C’è tutto: passioni, famiglia, arte, natura.
    In alternativa
    La bellezza delle cose fragili di Taiye Selasi (Einaudi)
    un lucido, commovente ritratto di persone sospese tra mondi che attirano e respingono in modi diversi: la casa, le case, le patrie vecchie e nuove (Londra, Stati Uniti, Nigeria, Ghana), la guerra che divide e l’amore che aggiusta.
  2. Il mondo lontano
    Un’Odissea, di Daniel Mendelsohn, (Einaudi)
    invece di lontananza nello spazio penso a quella nel tempo e al debito inestinguibile che abbiamo coi classici, sempre così vicini a noi
    oppure, ancora,
    Amy e Isabelle di Elizabeth Strout (Fazi Editore)
  3. Il mondo interiore
    Lolly Willowes, di Sylvia Townsend Warner (Adelphi)
    È la storia bizzarra di una donna reietta in famiglia, definita dal suo ruolo di zia in una tradizionale, formale casa inglese, che si libera a sorpresa di etichette e pretese altrui e va a vivere da sola in campagna, dove dà libertà al suo più intimo modo di essere – in un modo che fa sorridere e insieme inquieta.

 

Vedi anche le proposte di Valentina Berengo e di Ilaria Gaspari.

 

gdlinveneto